lunedì 15 agosto 2016

Of Books, Filmzzz, Tivvì -July 2016-

Perché in questi mesi trovo solo libri mediocri con personaggi mediocri? O libri belli ma con personaggi interessanti ma non memorabili? Forse sono stata fortunata i mesi scorsi? Forse dovrei impegnarmi di più con le letture? Forse sono solo sfigata, ehi, può capitare.
Resta il fatto che ho scovato bei film, bei telefilm ma ahimè pochi libri che mi hanno "fatto aggrovigliare le budella". Tutto ciò mi rende infinitamente triste.

LIBRI

Libro preferito del mese: Avventure della ragazza cattiva di Mario Vargas Llosa. E' il primissimo romanzo che leggo di questo autore che mi fu nominato quel mezzo trilione di volte quando studiavo spagnolo all'università. E' uno di quei romanzi che mi ha fatto fare le due del mattino. Racconta di un amore impossibile ma non è quasi mai tragico, è buffo più che altro, quasi picaresco, ci sono situazioni a metà tra Candido con una spruzzata di sesso alla Justine di DeSade (mai così esplicito però).
C'è parte della storia europea e cilena degli "ultimi" anni, c'è la rivoluzione cubana, il socialismo, la scoperta dell'amore e del sesso, l'Aids, il Giappone, la Francia, l'Inghilterra. C'è una femme fatale e il suo povero innamorato. C'è commedia per tre atti e tragedia per due.

Personaggio maschile e femminile preferito: Qualche romanzo carino, uno veramente bello e preferito, un altro abbastanza orrido. Personaggi davvero memorabili: nessuno.
Se non inizio a far roteare i neuroni per dare un volto cinematografico ai personaggi è perché non mi dicono nulla o mi dicono molto poco.

Citazione preferita: "Un errore non dice di te quello che sei, Julian." Il libro di Julian di R.J. Palacio

FILM

Film preferito del mese: The Legend of Tarzan di David Yates 

Film visto e stravisto: Tootsie di Sidney Pollack. Un film, una commedia che di così perfette ne esistono veramente poche. Non solo è divertente ma ha anche una sceneggiatura che è un gioiello (semmai foste malati di cranio come me c'è una bellissima analisi sul libro Come scrivere una grande sceneggiatura di Linda Seger) con continui rimandi tra una sottotrama e l'altra. Per la meravigliosa Jessica Lange vedi sotto.

Attore preferito: Harrison Ford in Witness. Seriamente, Harrison Ford ha la faccia da canaglia e con questa faccia ci è campato per decenni. Definirlo un bravo attore è abbastanza esagerato, siamo tutti d'accordo. In Witness, thriller d'altri tempi (leggi: con una trama solida e originale), è bravo davvero, ma bravo che ti meravigli. La verità è che l'attore con del potenziale, in mano ad un bravo regista e una buona sceneggiatura, poi ce la fa a brillare di luce propria. L'attore cane anche diretto da Martin Scorsese, sarà sempre un attore cane.

Attrice preferita: Jessica Lange in Tootsie.  Chicca uno: per Tootsie vinse l'Oscar come Miglior Attrice non Protagonista. Chicca due: se mi chiamo Jessica è merito suo. Non c'è figlia di Shylock che tenga, il mio babbo un po' si era innamorato del suo sorriso, un po' dei suoi occhioni ed eccomi qua.
In Tootsie è l'attrice di soap televisive con problemi di dipendenza affettiva che grazie ad un uomo - che però lei crede donna - ritrova fiducia in sé stessa e la voglia di indipendenza emotiva.


SERIE TIVVI'

Serie preferita: Sons of Anarchy. Breaking Bad la terminai con gran dispiacere nel giro di un mesetto e mezzo, tirando molto la corda sulle ultime puntate. Sons of Anarchy sono anni che la vedo e anni che me la tiro dietro, cercando di allontanare il più possibile il giorno della puntata finale. Per ora sono alla fine della quinta serie, un preludio deciso e fortissimo a ciò che avverrà nelle ultime due, temo.
Per chi proprio non ne fosse a conoscenza, la vita e la morte di una banda di motociclisti nella ridente (e inventata) Charming sono solo scuse che Kurt Sutter piega ai suoi desideri: raccontarci la sua personale versione dell'Amleto di William Shakespeare. Non mancano perciò omicidi, tradimenti, amicizia, amore, follia. Il tutto condito da Harley Davidson e musica rock. Puro genio.

Attore preferito: Raùl Esparza in Law and Order Special Victim Unit. 
Law and Order è sempre stato un mio guilty pleasure ma mi sono sentita profondamente tradita dall'abbandono di Christopher Meloni/Elliot Stabbler. Sono eventi che segnano. Per caso ho captato una puntata ad orario di pranzo e mi sono imbambolata durante tutta la sequenza nell'aula di tribunale, chiedendomi cosa ci facesse Chilton (il dottor Frederick "maiunagioia" Chilton per l'esattezza) in completo super chic a fare l'arringa per l'accusa.
Poi è stato colpo di fulmine perché non ti puoi non innamorare del personaggio di Rafael Barba che verrebbe da coniare il detto "ne ferisce più la lingua che la spada" solo per lui. A oggi sto affannosamente recuperando tutte le stagioni in cui compare. Solo Olivia Benson può salvarmi. Comunque l'applauso ogni volta che lui massacra i testimoni è d'obbligo.

Attrice preferita: Anna Friel in Marcella. La serie mi è piaciuta ma con parecchi momenti di noia cosmica. Lei non la vedevo dai tempi di Timeline (Pushing Daisies non l'ho mai vista) ma è sempre bella e brava e molto inglese. Ha pure avuto una piccola bebè con Lupin (David Thewlis) ma ora sta con il coinquilino folle di Hugh Grant in Notting Hill (Rhys Ifans).


Momento Fuck Yeah:"To me it's just you...'till the end of the world".
Che per i fan del fumetto Preacher è tipo la frase chiave. Un po' come Ti amo-Lo so di Leila e Han Solo. Fai innamorare di nuovo Tulip di te, Jesse. Fino alla fine del mondo.

Momento Don't Cry:  Nonostante la serie Stranger Things non mi sia piaciuta particolarmente (o meglio, non condivido l'entusiasmo generale), c'è una scena che mi ha colpito molto, sarà perché mi ha ricordato altri film in cui si celebra l'amicizia tra ragazzini. E' l'abbraccio tra Eleven, Mike e Dustin il magnifico. Un po' It, un po' Stand by me, un po' ET. Un po' la mia infanzia.




giovedì 21 luglio 2016

Cinema Mon Amour: The Legend Of Tarzan di David Yates


Sono cresciuta leggendo romanzi d'avventura, storie di eroi capaci di grandi gesti, pronti al sacrificio per la salvezza della donna amata o di un bene superiore, sempre ammantati di quei valori altisonanti come onore, rispettabilità, lealtà. 
Racconti di inseguimenti, duelli, amori contrastati, nemici malvagi oltremisura.
 Per anni anche il cinema ha ripercorso, ispirandosi spesso ai romanzi, questi passi e ci ha regalato una serie di pellicole che intrattenevano e divertivano, con leggerezza ma non senza anima, con storie semplici ma avvincenti. 
L'avvento degli effetti speciali ha purtroppo penalizzato molto questo genere di pellicole, rendendole visivamente molto belle ma incapaci di emozionare, fosse anche per un paio di ore, chi le vedeva. 

Io non credevo molto in The Legend of Tarzan e avevo deciso di tenermela come passatempo per un qualche weekend annoiato. 
Invece,  è successo qualcosa di inaspettato: per la durata della pellicola sono tornata la bambina che con occhi sgranati si immergeva nella storia di Sarah alla ricerca del suo fratellino Tobey, in quella del garzone Westley ai desideri di Bottondoro, la pupetta che sguainava le spade con i moschettieri del Re contro il terribile Richeliu mentre in Inghilterra rubava ai ricchi per donare ai poveri. 

La bellezza di The Legend of Tarzan è che sa e vuole essere intrattenimento e non lo nasconde sotto la facciata del film che vorrebbe divertire ma anche avere un tono autoriale.  
David Yates, che ha già diretto quattro pellicole di Harry Potter, conosce il mestiere e non perde tempo con spiegoni, complicazioni registiche e visive. 

Ci sono tutte le caratteristiche della pellicola d'avventura che si rispetti: l'eroe onorevole ma riluttante, la damigella in pericolo, la spalla comica, l'antagonista cattivo fino all'ultima inquadratura. Ci sono inseguimenti, sparatorie, momenti romantici e intramezzi comici. 

John Clayton, Lord Greystoke, torna in Africa con la moglie Jane con un mandato imperiale. Ormai non è più Tarzan, il signore delle scimmie, ma un gentiluomo della società inglese. La sua storia ci viene raccontata un po' per volta con una serie di brevi flashback, l'infanzia, l'incontro con Jane, la morte della madre Kala. 
John ora è un lord ma è comprensibile da subito che è un ruolo che si è imposto a forza e che gli sta stretto. 
Sarà il ritorno nella sua terra, nella terra dove si sono conosciuti lui e Jane, che John ritroverà se stesso, prima grazie all'affetto della tribù che per prima l'ha ospitato anni addietro e dopo per necessità, quando dovrà salvare la sua amata dal cattivissimo Leon Rom.
E' proprio lui infatti che con l'inganno l'ha riportato in Africa perché ne ha promesso la testa in cambio della ricchezza segreta del Congo. 


Come è giusto che sia, non c'è nulla di complicato nella trama, è tutto dover ci aspetteremo che fosse ma perfettamente orchestrato. 
Punto focale è la storia d'amore, forte, adulta, passionale, tra Jane, damigella in pericolo che non ha dalla sua un esercito di animali selvatici ma la tenacia e la lingua tagliente proprio come la Kathleen Turner di All'inseguimento della pietra verde, e il suo Tarzan, diviso tra due mondi, due modi di essere, due personalità che non riesce a far combaciare.

Alexander Skarsgård e Margot Robbie sono perfetti nei loro ruoli, lui tormentato e innamorato e lei tosta e risoluta. E' la loro alchimia pazzesca a rendere avvincente l'avventura e sospirato il loro ritrovarsi. 
Un po' sacrificato Christoph Waltz nei panni, per l'ennesima volta, del cattivo cattivissimo e la stessa cosa si può dire di Samuel L. Jackson, che porta a casa un ruolo, quello della spalla comica, che gli abbiamo già visto fare altre volte. Nessun guizzo ma sempre bravi, divertenti, odiosi - nel caso di Waltz. 
Questo per dire di non aspettarvi un cattivo di quelli con grandi motivazioni etiche. Ci aggiriamo dalla parte di Belloq del primo Indiana Jones, per intenderci, cosa che però non ci ha impedito di tifare per il celebre archeologo e per augurare la morte al suo nemico.

Anche qui ci si mette dalla parte dei buoni, si soffre con loro, si esulta con loro. Persino Tarzan, eroe dalla doppia personalità, umana e bestiale, è meglio tratteggiato del solito, con qualche lato oscuro - come può ovviamente permettersi una pellicola del genere.

Il difetto più evidente, tralasciando le solite trovate un po' irrealistiche da film d'avventura, sono gli effetti speciali lontani dall'essere perfetti nella rappresentazione degli animali, che però passano in secondo piano quando il regista è capace, in due scene in particolare, a intenerirci commuoverci: la prima è quando John ritrova delle leonesse compagne di scorribande della sua giovinezza, la seconda è l'incontro con un branco di elefanti. 

E allora è racchiuso proprio qui il grande dono della pellicola: la capacità di trasportare lo spettatore in Africa, nel cuore del Congo, all'interno di una storia conosciuta che però è in grado, con nuove vesti, di emozionarci ancora una volta. 
Quella di un uomo innamorato, il signore delle scimmie, che per salvare la donna che ama, il suo popolo, animale e umano, riscopre la sua vera natura, si spoglia dei suoi abiti e del suo vecchio io e combatte fino all'ultimo respiro. 
A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar. Basta saper mettersi dalla parte di chi ascolta. 

martedì 19 luglio 2016

Liebster Award

Chi mi conosce lo sa, non amo particolarmente le catene di Sant'Antonio a meno che non me le proponga un'amica molto particolare con cui condivido non solo esasperazioni da vita di tutti i giorni e disagi in ambito di amicizia, ma pure le stesse verdure surgelate. 
Più tutta una serie di passioni cinematografiche che spesso si tramutano in quello che ormai è diventato un ritornello per noi: ma dove sei stata fino ad adesso? 

Premesso ciò, solo per lei (questo qui è il suo blog, A Handful of Frames. andateci perché merita davvero tanterrimo soprattutto se siete dei pazzi disagiati di film come noi) mi lancio in questo questionario.

THE RULES ARE:
ringraziare per la nomination √
spiegare le regole √
scrivere 11 cose su di te √
rispondere alle 11 domande poste dal blogger che ti ha nominato √
nominare a tua volta per il Liebster Award fino a un massimo di 11 blogger √
scrivere 11 domande per i blogger che hai nominato - impresa titanica e considerato che il Titanic è affondato...e non mi venite a dire che titanica deriva da titano. My heart will go on. 

11 RANDOM FACTS ABOUT ME:

1. Vivo nel mio mondo fantastico fatto di ansie e di ansie che hanno le ansie.

2. Sogno i capelli verdi. O biondi. O neri e verdi. O viola. Ho un problema con i miei capelli naturali. Non sono convinta nemmeno di ricordami com'è il mio colore naturale.

3. Adoro piangere quando vedo un film. E' il mio metro di giudizio. Anche quando un film finisce bene io devo piangere perché il film è finito bene e i protagonisti sono felici e contenti. Pensate quanto è divertente vedere un film con me. Immaginate di stare sedute vicino ad un panda che singhiozza.

4. Quando mi dicono che leggere è noioso mi sale un tale istinto omicida che mi meraviglio di non essere ancora finita in galera. 

5. Amo il rumore che fanno le scarpe. 

6. Affermo qui in questo istante che i film anni '80 sono probabilmente i migliori mai prodotti. Tranne A qualcuno piace caldo, s'intende. E i simil anni '80 che ancora ogni tanto qualcuno produce.

7. Quelli che mi dicono "non sei troppo vecchia per esaltarti così?" li riempirei di olio per la frittura delle patatine di un fast food. Se voi non siete nati sotto il culto di Guerre Stellari è un problema vostro, non mio.

8. Il profumo più buono del mondo è quello dei biscotti appena sfornati. Producete questa essenza e vi assicuro che diventerete milionari. 

9. Suono all'aeroporto cosa che fa sempre molto ridere chi viaggia con me. Io mi diverto meno perché passo sempre per la terrorista di turno.

10. Se il futuro padre dei miei figli sta leggendo, sappia che i nostri pargoli avranno nomi molto interessanti: Allegra, Giorgiana, Tancredi, Ruggiero. 

11. Quando sono da sola mi improvviso sempre Baby che si esercita per la serata mambo, in pubblico a malapena faccio dondolare i fianchi. AAA cercasi Johnny Castle. O Javier Suarez. 


Ora risponderò alle domande spero facili di Ale (mi raccomando sorella degli orti).

1.Com’è iniziata la tua avventura con il blog? perché? cosa ti ha spinto ad aprirlo?
Avevo un blog ai tempi dell'università, una specie di diario molto pazzo. Dopo aver aperto il canale Youtube mi sono detta "perché rompere le scatole alla gente solo attraverso il canale?"
Come sono saggia.

2. Se dovessi scegliere un’epoca in cui vivere quale sceglieresti e perchè?
Senza pensarci mi sono venuti in mente i Ruggenti Anni Venti. 
Perché la musica, i libri, i vestiti, le feste, le suffragette. 

3. Sei una di quelle persone che adorano il giorno o la notte?
Il giorno durante la settimana. La notte in vacanza e d'estate soprattutto. Sono decisamente più reattiva. Ed è meraviglioso essere svegli nel silenzio di tutti quelli che invece stanno dormendo.

4. C’è un film o un libro o una canzone che sembra parli di te? e perché?
Non uno in particolare ma è capitato di trovare me stessa in molte parole di John Steinbeck. Ci sono descrizioni di alcuni suoi personaggi in cui mi sono rispecchiata talmente tanto da avere i brividi. 

5. Quale pensi sia il tuo animale guida?
*chiama la Ale chiedendole che razza di domanda è questa* un animale che dorme un sacco.

6. Sei una persona superstiziosa?
In generale no, ma mi agita molto quella cosa del sale. 

7. Mare Montagna o Lago?
Montagna tutta la vita. 

8. Se potessi scegliere di mangiare qualcosa per tutta la vita che cosa sceglieresti?
Non sono domande nemmeno da fare. C'è un solo e unico amore nella mia vita, solo lei non mi ha mai deluso: la pizza. 

9. Quale paese non hai mai visitato e vorresti visitare assolutamente?
L'Islanda. Tanto spazio, pochissima gente. 

10. Hai la possibilita di riportare in vita 5 personaggi storici e cenarci, chi scegli e perchè?

Elisabetta Tudor perché l'ho sempre ammirata molto e mi farei insegnare la sua arte per prendere a calci sui denti la gente. Con grazia. 
Wilkie Collins per convincerlo a suon di alcolici a scrivere altri libri.
Percy Bysshe Shelley perché ho sempre avuto una cotta stratosferica per lui.
Ludwig II per farmi portare in slitta al suo meraviglioso castello e parlare di musica, arte e libri.
Marilyn Monroe. Perché è Marilyn.

(volevo dire anche Marco Polo se era così manzo come nella serie ma non mi pareva molto serio).

 Devo scrivere 10 domande a cui i blogger nominati dovranno rispondere. Attenzione che sono domande serie.

1. Dirty Dancing o Flashdance?
2. Apocalisse zombie. Nel tuo zaino c'è posto per un solo libro. Quale ti porti?
3. Bingewatching della tua serie preferita o maratona della sua saga cinematografica del cuore?
4. Superpotere che vorresti.
5. Città dove non sei mai stato e dove passeresti tre mesi della tua vita.
6. Cucina non italiana che ami allo sfinimento? (se dite giapponese/sushi vi depenno dalla lista degli amici)
7. Meglio il libro o meglio il film?
8. Con quale personaggio di un film/serie tv/libri vorresti naufragare su un'isola deserta?
9. Ultime parole sul letto di morte?
10. Il film che ti ha fatto piangere di più in assoluto?

Adesso nomino le vittime di questo serissimo questionario:


Divertitevi alla faccia mia!