Parlando di libri estivi sul canale è saltato fuori un interesse per le cosiddette saghe famigliari, ovvero storie fatte di eredità, promesse che
si tramandano di generazione in generazione, matrimoni di convenienza, padri
oppressivi, amori contrastati, figli ribelli, addii e ritorni a casa.
Possibilmente mattoni immensi pieni di litigi e riconciliazioni, scandali e finali dramaticissimi.
La letteratura è piena di questo genere di libri, sia che andiamo
a frugare in mezzo ai classici, sia che ci dedichiamo a qualcosa di più
moderno, sia che scaviamo tra i romanzi storici o addirittura nei fantasy.
Se è il fruscio degli abiti lunghi e i balli in grandi sale illuminate
da candele che preferite, allora sarà il caso di pescare nel primo scaffale.

Per farvi capire quanto adoro il romanzo sappiate che, dovessi mai avere un figlio maschio, lo chiamerei Tancredi.
Ambientato
nello stesso periodo ma molto più tragico e solenne è I vicerè di Federico De Roberto, che segue per più
di una generazione la storia dei nobili catanesi Uzeda di Francalanza.
In
Russia ci pensa invece Guerra e Pace di Lev Tolstoj a narrarci la storia di più
famiglie, i Rostov, i Bolkonskij, i Kuragin, dei loro amori, delle loro
tragedie, delle loro vendette, il tutto ambientato durante la campagna
napoleonica in Russia. Non è propriamente una lettura estiva vista la mole, ma gli appassionati di questo genere devono leggerlo per forza una volta nella vita. Non fosse altro che è uno dei classici più classici che ci siano.
Tornando
invece in Inghilterra indimenticabile è Cime Tempestose di Emily Brontë, che narra la storia di
Heathcliff e Catherine, del loro amore impossibile e di come l’odio e la
disperazione accumulata negli anni vada inesorabilmente a intaccare anche
quelli che saranno i loro rispettivi figli.
Di John Galsworthy è l’immensa Saga
dei Forsyte (tre volumi principali, qualche racconto e altri romanzi
sparsi) che abbraccia un periodo che va dalla tarda età vittoriana fino al
primo dopoguerra, mettendo in scena tre generazione e un numero impressionante
di personaggi, dal gretto e meschino Soames al sensibile architetto Bosinney. Io ammetto di aver letto solo il primo. Anni fa si chiamava Il possidente ed era edito da Garzanti. La sincera verità? Mi annoiò a morte.
Recentemente mi è capitata sotto mano La Saga dei Poldark di Winston Graham. Fin dove sono arrivata io la generazione è una sola, ma ci sono tante famiglie e tante storie. Ross, Demelza, Elizabeth, Francis e poi tutti i minatori, i contadini, i servitori. Insomma ce n'è per tutti i gusti.

Per
ogni libro che vi ho citato ne potete trovare almeno altri dieci, in realtà di
famiglie si parla in quasi tutti i romanzi, per un verso o per un altro. Tipo che se volete farvi del male c'è anche George Il Fetente. Lì però non sperate di vedere molte generazioni perché di solito si crepa prima.
Ora
sta a voi fiondarvi in libreria e darvi da fare!
p.s. se questo post vi sa di già letto è perché lo pubblicai, leggermente diverso, l'anno scorso per un magazine online.
Uhm, saghe famigliari... un filone che non seguo molto, in genere finisco per annoiarmi ^^' però ce ne sono un paio che vorrei leggere prima o poi (compreso il Fetente, ma prima voglio veder scritta la fine).
RispondiEliminaSe intanto vuoi cimentarti in qualcosa tu, nel mio ultimo post ti taggai :3